Annalisa Minetti è l’ultima vittima degli haters sui social: la cantante, non vedente, è stata duramente attaccata, in maniera gratuita, sotto uno dei suoi ultimi post su Instagram in cui si mostrava insieme a sua figlia per festeggiare un 27 preso ad un esame. «Con la mia fan #1», scriveva Annalisa: insieme a tanti commenti in cui i fans le facevano i complimenti per la sua gioia di vivere, la sua forza e anche la sua carriera, si sono fatti spazio però alcuni post a dir poco offensivi. «Certo cieca… non avrei messo al mondo un secondo figlio…», scrive un utente. E un altro: «Io non avrei messo al mondo degli figli che non potrei mai vedere… credo che avrà una stregua di persone che l’aiutano…». «Lei può – la replica a quest’ultimo commento – molti comuni mortali certo non hanno le sue possibilità…».
La Minetti, affetta da retinise pigmentosa, ha deciso di replicare a questi attacchi con un altro post su Instagram: «Da anni sono abituata a sentirmi dire di non vivere e di tutta risposta io vivo e vivrò sempre di più», ha scritto. «Volevo rassicurare tutti sul fatto che io stia bene, che le parole di queste persone ignoranti e infelici non mi toccano – ha scritto ancora l’artista – Da anni sono abituata a sentirmi dire di non vivere e di tutta risposta io vivo e vivrò sempre di più. Cresco i miei figli come donna realizzata nella vita e nel lavoro; non sacrificando mai un dentino, una recita, una prima pappa nonostante questo mi costi fatica e a volta piango da sola di notte chiusa in bagno per la stanchezza».
Concorrente di Miss Italia nel 1997, Annalisa Minetti è cantante (ha vinto Sanremo nel 1998 con Senza te o con te e si è classificata seconda nel 2005 insieme a Toto Cotugno con Come noi nessuno al mondo) ma anche atleta paralimpica (bronzo alle Paralimpiadi di Londra nei 1500 mt). «Perché si, spesso per me è tutto molto più difficile, ma nonostante questo, e nonostante la vostra ignoranza – sottolinea Minetti mamma di due bambini, Elèna e Fabio – io vivo cercando di essere all’altezza dei miei sogni e di quelli dei miei figli. Ho un uomo splendido accanto e la nostra casa è piena di sorrisi». «Le persone che mi aiutano sono quelle che mi amano, non lo stuolo di collaboratori che avete millantato – precisa nel suo post – Purtroppo per chi mi augura di restare chiusa in casa, mi vedrete presto in nuove sfide per la musica e per lo sport. E continuerò a condividere la felicità di crescere i miei figli con le tante persone che mi seguono e che sono nel mio cuore».
“L’AIUTO” DI IACOPO MELIO Nel suo ultimo post Minetti ringrazia poi Iacopo Melio «perché ha deciso di rispondere a quei pochi ignoranti che hanno giudicato la mia vita, il mio ruolo di madre e la mia natura di donna – si legge – Ringrazio Iacopo non solo per le belle parole spese per me ma sopratutto perché grazie a lui sono sommersa, da ieri sera, da messaggi di solidarietà». Iacopo Melio, 25enne autore del libro Faccio salti altissimi, volto noto della campagna #vorreiprendereiltreno, è costretto da una malattia genetica rara, la sindrome di Escobar, su una sedia a rotelle. «Annalisa Minetti, cantante cieca, ha pubblicato su Instagram questa bella foto sulla sua pagina. Quelli che ho pubblicato sono solo un piccolo esempio dei commenti ‘ignorantI’ che ha ricevuto… – scrive Melio su Facebook – Vi prego, di prima mattina, scrivetemi qualcosa di bello e positivo, perché quando leggo queste robe mi passa quasi la voglia di combattere per distruggere i pregiudizi e l’ignoranza che la società dimostra verso la disabilità. Ma davvero si lotta e si resiste per questa gente qui? Boh, non so, provo solo tanta amarezza».
E su Instagram risponde direttamente: «Leggendo i vostri commenti capisco meglio perché ci sono ancora degli str**zi che parcheggiano nei posti riservati ai disabili senza averne diritto (o con il tagliando del nonno morto), o che fingono di esserlo con la compiacenza di alcuni medici per riscuotere la pensione, o che si lamentano perché al loro posto è stata assunto uno della ‘categoria protetta’ (magari più capace di loro, ma automaticamente idiota perché handicappato), o che al mare lanciano occhiate morbose perché hanno avvistato qualcuno di ‘anormale’… Perché siete così ignoranti e complessati che avete bisogno di affossare tutto ciò che è diverso da voi, ma che comunque ‘ce l’ha fatta’ (e magari è più felice di voi) per sentirvi migliori… Siete solo delle ‘persone’ piccole».