George Clooney sogna la Casa Bianca e nasconde di essere omosessuale

Un curriculum perfetto per diventare presidente degli Stati Uniti. E nel piano c’è anche un matrimonio perfetto, proprio come quello con Amal Alamuddin. Secondo una autobiografia non autorizzata, pubblicata in Francia e anticipata dal settimanale Chi, George Clooney aspirerebbe alla Casa Bianca e per questo avrebbe nascosto la sua omosessualità.

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Secondo le clamorose anticipazioni di una documentatissima biografia non autorizzata, appena uscita in Francia, l’attore punterebbe alla Casa Bianca dal 2018.
Secondo il libro dal titolo George Clooney: une ambition secrète (Editions du Moment), il divo americano sogna di diventare presidente degli Stati Uniti e si sta costruendo un curriculum adatto per realizzare il suo sogno. Il matrimonio con Amal Alamuddin fa parte di questa strategia, come ne fa parte la manovra per mettere in ombra le sue relazioni omosessuali. A iniziare da quella con Waldo Sanchez, il bel parrucchiere biondo che ha affiancato George per una ventina d’anni.
A spifferare questi dettagli sono due intraprendenti giornaliste, Maëlle Brun e Amelle Zaïd, che firmano un libro documentato, quasi puntiglioso e citando fonti anche illustri, ma aggiungendo che si tratta pur sempre di indizi senza prove certe.

Johnny Depp modifica il tatuaggio col nome della ex moglie: il risultato è un insulto

Sono passate solo poche settimane da quando Johnny Depp e Amber Heard hanno reso pubblica la loro separazione, eppure l’attore non ha perso tempo a fare un insulto pubblico alla sua ex moglie.

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Dopo il loro matrimonio, appena lo scorso anno, Depp si era fatto tatuare il soprannome di Amber Heard sulle nocche della mano: “SLIM”. Ora quel tatuaggio, che evidentemente non è più un marchio gradito all’attore, ha subito una trasformazione: La “L” è diventata una “C”, la “I” una “U”, e il risultato finale è “SCUM”, la cui traduzione è “feccia”.

Lady Gaga bandita dalla Cina, niente più viaggi e concerti: ecco perché

Lady Gaga è stata bandita dalla Cina e non per le sue performance, ma per aver scelto di incontrare un personaggio tanto osteggiato dal Partito Comunista. La cantante pop americana, che ha venduto più di 27 milioni di album, ha conosciuto il Dalai Lama finendo irrimediabilmente nella “black list” di Pechino.

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L’incontro con il leader spirituale tibetano è avvenuto in occasione della Conferenza americana dei sindaci che si è svolta ad Indianapolis e incentrata sui temi della compassione e della carità. In un video di 19 minuti pubblicato sull’account Facebook della pop star, si vede la coppia che parla di questioni come la meditazione, la salute mentale e il modo per decontaminare l’umanità. L’incontro ha tuttavia suscitato la reazione furiosa di Pechino, che considera il Dalai Lama un “lupo in abiti da monaco” .In esilio dal marzo 1959, il leader spirituale insiste nel dire che è semplicemente alla ricerca di una maggiore autonomia dei tibetani dal dominio cinese. Ma le autorità di Pechino lo considerano un separatista che cospira per dividere la regione himalayana dalla Cina al fine di stabilire un dominio teocratico.  Secondo quanto riporta il quotidiano di Hong Kong Apple Daily, a seguito dell’incontro il dipartimento di propaganda del Partito comunista ha diffuso “un’istruzione importante” che vieta tutto il repertorio di Lady Gaga nella Cina continentale. Mentre ai siti web cinesi e e a tutti i media è stato ordinato di fermare l’uploading e la distribuzione delle sue canzoni. Il dipartimento della Propaganda ha anche emesso l’ordine che le agenzie di stampa controllate dal partito, come la televisione di stato CCTV, i quotidiani popolare ed il Global Times, condannino l’incontro. La Cina ha già vietato l’esibizione di diversi artisti e gruppi come Maroon 5, Bjork e Oasis dopo aver incontrato il Dalai Lama, aver parlato a favore suo o dell’indipendenza del Tibet. Dal canto suo Lady Gaga, che secondo alcuni sapeva come avrebbe reagito Pechino, non ha ancora commentato il divieto imposto dalle autorità cinesi.

Selma Blair “dà i numeri” in aereo, portata via in barella mentre grida: “Mi brucia le parti intime”

Un micidiale cocktail di alcool e farmaci le è stato fatale. L’attrice americana Selma Blair, 43 anni, è stata trasportata in barella all’ospedale più vicini in uno stato di visibile alterazione mentre gridava frasi senza senso come: “Lui mi brucia le parti intime… vuole uccidermi…“E’ accaduto sul volo Delta Cancun Los Angeles mentre la star di Cruel Intentions tornava da una vacanza in Messico con il figlio Arthur Saint.

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Pare che Selma, che viaggiava in prima classe, abbia miscelato alcuni farmaci con del vino e sia come improvvisamente impazzita: “‘Lui brucia le mie parti intime. Non mi permette di mangiare o di bere. Mi picchia e mi ucciderà…” diceva la Blair, quando all’aeroporto Internazionale di Los Angeles è stata accolta da alcuni paramedici che l’hanno subito che l’hanno subito portati in barella in ospedale..

L’estate di Emma Marrone: a cena con Alvaro Soler, in albergo con Fabio Borriello

Era già circolata nei giorni precedenti la voce di una particolare simpatia fra Emma Marrone e Alvaro Soler, che hanno collaborato sul palco del Wind Music Awards all’Arena di Verona con il collega spagnolo.La cantante salentina però sembra non aver ancora dimenticato Fabio Borriello, fratello di Marco, con cui ha avuto una liaison: “È anche vero – fa spere infatti “Novella2000” – che la cantante è ancora presissima da Fabio Borriello, con il quale si vede assiduamente.

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Proprio qualche giorno dopo essere stata con Alvaro, Emma, impegnata nel concerto di Radio Italia in piazza Duomo a Milano, ha rivisto Borriello al Seven Star Hotel, che sta proprio a due passi dal palco del concerto. Un incontro che non è passato inosservato ad alcune fan della cantante, che però hanno già fatto sapere, anche via social network, di preferire Alvaro Soler: bello, bravo e simpatico. Cosa farà ora Emma, darà retta al suo pubblico o al suo cuore? Ma il suo cuore chi ha scelto?”.

Justin Bieber, la distrazione è fatale: non si accorge che il palco è finito e cade giu!

Incidente live per Justin Bieber, evidentemente parecchio distratto durante il live del suo ‘Purpose World Tour 2016′ a Saskatoon (una città del Canada situata al centro della provincia di Saskatchewan). Il cantante, noto per le sue intemperanze, stavolta si è fatto male da solo, senza coinvolgere altra gente.​

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La caduta sembra abbastanza rovinosa, ma Bieber ha commentato su twitter la serata dicendo che tutto è andato bene “Great show tonight”, senza parlare del tonfo, dunque si suppone che non abbia avuto conseguenze fisiche. ​I fan si sono divisi tra chi si è fatto quattro grasse risate e chi invece si è indignato per gli sfottò, scandalizzandosi con chi ha deriso il discusso teen idol canadese. Bieber ci aveva abituati alle cadute di stile, ora la caduta è stata vera e propria, e sicuramente dolorosa.

Cannes 2016 ai piedi di Clooney & C.: successo per “Money Monster”

E’ stato red carpet delle grandi occasioni quello al Festival di Cannes per “Money Monster”. Il cast del film diretto da Jodie Foster ha salito la montee des Marches con contorno di star hollywoodiane: non solo i protagonisti George Clooney e Julia Roberts, ma Susan Sarandon, Julianne Moore, Vanessa Redgrave, Naomi Watts e tanti altri.Il film, che è già nei cinema italiani, è un thriller che punta il dito contro i meccanismi occulti e le truffe della finanza.

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Clooney è un presentatore televisivo ed esperto di finanza che dal piccolo schermo dà consigli al popolo americano su investimenti “sicuri”, la Roberts è la sua regista, che lo guida dietro le quinte. Nel corso di una diretta irrompe nello studio un giovane investitore che ha perso tutti i suoi risparmi per un investimento sbagliato: fa indossare al presentatore un giubbotto carico di esplosivo e pretende, di fronte al mondo, spiegazioni sulla truffa che ha subito.

Susan Sarandon attacca Woody Allen: “Ha abusato della figlia adottiva”

Susan Sarandon attacca duramente Woody Allen. L’attrice, sbarcata a Cannes per partecipare al Festival e ricevere un premio per il suo impegno a sostegno delle donne nell’industria del cinema, ha criticato il regista 80enne per i presunti abusi sulla figlia adottiva Dylan. “Non ho nulla di buono da dire su di lui – ha dichiarato l’attrice – Credo che abbia abusato sessualmente di una bambina e non credo proprio che questo sia giusto”.

Kering Women in Motion Honor Awards - 69th Cannes Film Festival

La pesante critica di Susan Sarandon nei confronti del regista, che ha aperto la 69ma edizione del Festival con il suo “Cafe Society”, si riferisce alle accuse mosse da Dylan Farrow, figlia adottiva di Woody Allen e dell’ex moglie Mia Farrow, che ha sostenuto di essere stata abusata nel 1992, quando aveva appena 7 anni. “Accuse vergognose e false” le aveva definite il regista.
Susan Sarandon ha puntato il dito contro Woody Allen durante il forum organizzato dalla rivista Variety e dal consorzio francese del lusso Kering in occasione del secondo summit “Women in Motion”, che durante il Festival di Cannes tiene alto il tema del peso delle donne nell’industria del cinema. L’attrice è stata assoluta protagonista del summit, premiata per il contributo dato all’industria del cinema e alla causa delle donne, insieme a Geena Davis, che ha ritrovato sulla Croisette 25 anni dopo aver condiviso il set in “Thelma & Louise”.

Gianna Nannini cade nelle prove, si fa male e canta seduta a Montecatini

“Ieri a Montecatini in fase di riscaldamento, pochi minuti prima del concerto, mi sono fatta male al bacino… ma ho fatto un concerto al ‘bacio’ grazie Montecatini”.

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Gianna Nannini ha deciso di raccontare sul suo profilo Facebook il perché ha cantato seduta durante il concerto di Montecatini. Il post è accompagnato da una sua foto di lei seduta al piano.  Molti i commenti dei fan sui social, in cui le fanno i complimenti per il bel concerto, che le chiedono come stia ora.

Fedez e J-Ax insieme per “Vorrei ma non posto”

Arriva il 6 maggio “Vorrei ma non posto”, l’inedito di Fedez e J-Ax che anticipa il nuovo attesissimo album della coppia di cantautori rap, in uscita prossimamente. Al centro del singolo i social network e la vita condivisa sui propri profili virtuali, piuttosto che vissuta in prima persona e dal vero mentre sta accadendo. Il dissacrante inedito racconta la deviazione digitale di oggi.

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Viviamo con gli smartphone in mano, sempre pronti a condividere ogni momento sui social. Instagrammare e postare una foto, ormai, è diventato più importante che vivere il momento reale e avere un ricordo vissuto da conservare nella memoria.
Il singolo nasce su un beat ibrido tra i generi hip hop, surf e Reggae. Un sound californiano con fraseggi di chitarre in levare, che sfociano in un insolito drop musicale caratteristico della musica elettronica.
“Vorrei ma non posto” è firmato da Fedez, J-Ax e Davide Petrella. E’ prodotto dalla coppia Takagi & Ketra (rispettivamente Alessandro Merli e Fabio Clemente), che ha già collaborato a molte delle recenti hit di maggior successo tra cui “21 grammi”, “Roma-Bangkok” e Beautiful Disaster.