Simona Ventura in crisi con Gerò : “Ora ho altre priorità”

“Il mio consiglio per ‘le marette’?!?! Cambiare subito le fonti!! #giornatamondialedelbacio”. Con questo post Simona Ventura aveva smentito le voci di crisi sul suo rapporto con Gerò Carraro diffuse a luglio dal giornalista di Dagospia Alberto Dandolo.

simona_ventura_giangerolamo_carraro_6451 (1)A due mesi di distanza però quelle che dovevano essere solo voci sono state confermate dalla stessa conduttrice.
Domani (mercoledì 13 settembre) il settimanale “Chi” pubblicherà un’intervista a cuore aperto con la Ventura: “In questo momento le mie priorità sono altre. I miei figli, i viaggi all’estero per Giacomo, la scuola con Caterina e il brutto incidente di mia mamma ( si è rotta un femore n.d.r.) . E’ un momento di caos ma tengo botta”.
Dopo sette anni, dunque la storia d’amore tra i due potrebbe essere arrivata al capolinea, per ora entrambi hanno smesso di seguirsi sui social e la Ventura non pubblica più una foto insieme al suo Gerò da tantissimo tempo.

“Corona a Capri? Non era adeguato”. Ecco cos’ha deciso il giudice

Costeranno cari gli scatti hot a Capri a Fabrizio Corona che  non potrà «abbandonare il territorio della regione Lombardia», né fare viaggi all’estero e dovrà tenere una condotta «adeguata» al percorso di affidamento ai servizi sociali. Queste sono le nuove prescrizioni disposte dal tribunale di sorveglianza di Milano per l’agente fotografico che qualche settimana fa è andato in vacanza a Capri senza «alcuna autorizzazione».

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Le fotografie pubblicate dai media a fine maggio e che ritraevano Fabrizio Corona, affidato in prova ai servizi sociali e tornato a vivere a casa sua lo scorso ottobre, su una barca a Capri durante un week end, con tanto di effusioni ‘hot’ tra lui e la cantante Silvia Provvedi, sono immagini che mostrano una «condotta non adeguata» al percorso che sta seguendo per scontare la pena. Lo spiega il giudice del Tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna De Rosa nel provvedimento, notificato all’ex ‘re dei paparazzì lo scorso 14 luglio, con il quale ha rettificato le prescrizioni disponendo, tra le altre cose, che non potrà lasciare la Lombardia.  Lo scorso 6 luglio, era stato il sostituto pg Antonio Lamanna a chiedere al giudice accertamenti e chiarimenti proprio su quelle foto e su quella vacanza. Nel suo provvedimento il giudice chiarisce che la Sorveglianza non ha mai concesso alcun «intervallo di vacanza» a chi è in affidamento. Corona, tra l’altro, non potrà diffondere immagini, né parlare «pubblicamente» dei suoi processi.  IL GIUDICE ​In pratica, il sostituto pg Lamanna ha chiesto al giudice De Rosa se l’ex ‘re dei paparazzì fosse stato autorizzato alla vacanza e se avesse rispettato, anche alla luce di quelle foto apparse sui media, i profili di «continenza» previsti nel percorso di un affidato ai servizi sociali. E il giudice col suo provvedimento ha dato una sorta di ‘ammonizionè a Corona con relativa ‘strettà sulle prescrizioni che mano a mano erano state allargate nei mesi scorsi. E ciò, ha chiarito il giudice, alla luce di alcuni «episodi», tra cui la vacanza non autorizzata a Capri, che hanno dimostrato la «necessità» di tornare a limitazioni rigide, come quella di non lasciare la Lombardia.  Sono state ripristinate per l’ex ‘fotografo dei vip’ anche le precedenti limitazioni di orario: dovrà rimanere nella sua casa a Milano dalle 23 alle 7 del mattino. Il giudice, infatti, nel suo provvedimento mette in evidenza anche la «discontinuità» mostrata da Corona rispetto alle «regole» nel suo percorso di affidamento in prova. Dopo questo ‘cartellino giallò, Corona dovrà tenere una condotta «adeguata», dovrà essere autorizzato volta per volta per i suoi spostamenti lavorativi, non potrà parlare in pubblico della sua vicenda giudiziaria, né diffondere immagini. Il suo profilo pubblico di Facebook è fermo al 13 luglio scorso. Lo scorso 27 ottobre, Corona, prima scarcerato dopo due anni e mezzo di detenzione e poi affidato alla comunità di Don Mazzi, era potuto tornare a vivere nella sua casa perché aveva ottenuto, come chiesto dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, l’affidamento in prova «sul territorio».

Lady Gaga bandita dalla Cina, niente più viaggi e concerti: ecco perché

Lady Gaga è stata bandita dalla Cina e non per le sue performance, ma per aver scelto di incontrare un personaggio tanto osteggiato dal Partito Comunista. La cantante pop americana, che ha venduto più di 27 milioni di album, ha conosciuto il Dalai Lama finendo irrimediabilmente nella “black list” di Pechino.

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L’incontro con il leader spirituale tibetano è avvenuto in occasione della Conferenza americana dei sindaci che si è svolta ad Indianapolis e incentrata sui temi della compassione e della carità. In un video di 19 minuti pubblicato sull’account Facebook della pop star, si vede la coppia che parla di questioni come la meditazione, la salute mentale e il modo per decontaminare l’umanità. L’incontro ha tuttavia suscitato la reazione furiosa di Pechino, che considera il Dalai Lama un “lupo in abiti da monaco” .In esilio dal marzo 1959, il leader spirituale insiste nel dire che è semplicemente alla ricerca di una maggiore autonomia dei tibetani dal dominio cinese. Ma le autorità di Pechino lo considerano un separatista che cospira per dividere la regione himalayana dalla Cina al fine di stabilire un dominio teocratico.  Secondo quanto riporta il quotidiano di Hong Kong Apple Daily, a seguito dell’incontro il dipartimento di propaganda del Partito comunista ha diffuso “un’istruzione importante” che vieta tutto il repertorio di Lady Gaga nella Cina continentale. Mentre ai siti web cinesi e e a tutti i media è stato ordinato di fermare l’uploading e la distribuzione delle sue canzoni. Il dipartimento della Propaganda ha anche emesso l’ordine che le agenzie di stampa controllate dal partito, come la televisione di stato CCTV, i quotidiani popolare ed il Global Times, condannino l’incontro. La Cina ha già vietato l’esibizione di diversi artisti e gruppi come Maroon 5, Bjork e Oasis dopo aver incontrato il Dalai Lama, aver parlato a favore suo o dell’indipendenza del Tibet. Dal canto suo Lady Gaga, che secondo alcuni sapeva come avrebbe reagito Pechino, non ha ancora commentato il divieto imposto dalle autorità cinesi.