Belen, balli e lancio di limoni ai paparazzi: “Gelosa di De Martino”

MILANO – Da tempo si parla di quanto accaduto a Capri, con ospite Belen Rodriguez. La showgirl sembrava essere molto allegra ma a raccontare quali sarebbero le vicende arriva Alberto Dandolo per “Dagospia” nella rubrica “MilanoSpia”: “Nessuno ha ancora ben capito cosa sia davvero successo l’altra sera in quel di Capri, precisamente al noto ristorante ” da Paolino”.

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Si parla di una bellissima Belen assai friccicarella, di un cesto di limoni, di paparazzi incazzati e di una rissa senza precedenti. Quale è la versione vera dei fatti? E perché nessuno la racconta? Ve lo spieghiamo noi:
A) Belin Belen aveva avuto dall’organizzazione del torneo di tennis di cui era madrina la rassicurazione che nel ristorante non avrebbe trovato I paparazzi (sì, vabbè!).
Una volta avvistati, ha perso il controllo e ha iniziato a lanciargli in faccia profumati limoni capresi;
B) Perché lady Pampa era cosi’ nervosa? Solo per via dei paparazzi? No. Pare fosse agitata per via del suo ex Stefano De Martino, che durante il soggiorno caprese si è intrattenuto con 3 bombastiche ragazze, a fasi alterne. Trattasi di Desirée Popper (ex tronista), la nuova “Bona” di Bonolis e la solita Dayane Mello (con cui avrebbe trascorso molte ore…).
C) A un certo punto della serata il patron dell’evento, tal Giuliano Anigliato, sotto gli occhi di Alfonsina la Pazza e degli astanti, si è scagliato con ” passione” contro il giornalista di “Chi” Gabriele Parpiglia che seguiva la kermesse . Perché? Ah, NON saperlo…”.

“Corona a Capri? Non era adeguato”. Ecco cos’ha deciso il giudice

Costeranno cari gli scatti hot a Capri a Fabrizio Corona che  non potrà «abbandonare il territorio della regione Lombardia», né fare viaggi all’estero e dovrà tenere una condotta «adeguata» al percorso di affidamento ai servizi sociali. Queste sono le nuove prescrizioni disposte dal tribunale di sorveglianza di Milano per l’agente fotografico che qualche settimana fa è andato in vacanza a Capri senza «alcuna autorizzazione».

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Le fotografie pubblicate dai media a fine maggio e che ritraevano Fabrizio Corona, affidato in prova ai servizi sociali e tornato a vivere a casa sua lo scorso ottobre, su una barca a Capri durante un week end, con tanto di effusioni ‘hot’ tra lui e la cantante Silvia Provvedi, sono immagini che mostrano una «condotta non adeguata» al percorso che sta seguendo per scontare la pena. Lo spiega il giudice del Tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna De Rosa nel provvedimento, notificato all’ex ‘re dei paparazzì lo scorso 14 luglio, con il quale ha rettificato le prescrizioni disponendo, tra le altre cose, che non potrà lasciare la Lombardia.  Lo scorso 6 luglio, era stato il sostituto pg Antonio Lamanna a chiedere al giudice accertamenti e chiarimenti proprio su quelle foto e su quella vacanza. Nel suo provvedimento il giudice chiarisce che la Sorveglianza non ha mai concesso alcun «intervallo di vacanza» a chi è in affidamento. Corona, tra l’altro, non potrà diffondere immagini, né parlare «pubblicamente» dei suoi processi.  IL GIUDICE ​In pratica, il sostituto pg Lamanna ha chiesto al giudice De Rosa se l’ex ‘re dei paparazzì fosse stato autorizzato alla vacanza e se avesse rispettato, anche alla luce di quelle foto apparse sui media, i profili di «continenza» previsti nel percorso di un affidato ai servizi sociali. E il giudice col suo provvedimento ha dato una sorta di ‘ammonizionè a Corona con relativa ‘strettà sulle prescrizioni che mano a mano erano state allargate nei mesi scorsi. E ciò, ha chiarito il giudice, alla luce di alcuni «episodi», tra cui la vacanza non autorizzata a Capri, che hanno dimostrato la «necessità» di tornare a limitazioni rigide, come quella di non lasciare la Lombardia.  Sono state ripristinate per l’ex ‘fotografo dei vip’ anche le precedenti limitazioni di orario: dovrà rimanere nella sua casa a Milano dalle 23 alle 7 del mattino. Il giudice, infatti, nel suo provvedimento mette in evidenza anche la «discontinuità» mostrata da Corona rispetto alle «regole» nel suo percorso di affidamento in prova. Dopo questo ‘cartellino giallò, Corona dovrà tenere una condotta «adeguata», dovrà essere autorizzato volta per volta per i suoi spostamenti lavorativi, non potrà parlare in pubblico della sua vicenda giudiziaria, né diffondere immagini. Il suo profilo pubblico di Facebook è fermo al 13 luglio scorso. Lo scorso 27 ottobre, Corona, prima scarcerato dopo due anni e mezzo di detenzione e poi affidato alla comunità di Don Mazzi, era potuto tornare a vivere nella sua casa perché aveva ottenuto, come chiesto dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, l’affidamento in prova «sul territorio».