Titanic, James Cameron e la verità sul finale: «Ecco perché Leonardo Di Caprio doveva morire»

titanic finale_08180604Questa sera su Canale 5 andrà in onda la seconda parte del film Titanic. Il kolossal sul transatlantico più famoso al mondo continua ad appassionare milioni di telespettatori che ancora oggi si chiedono se la pellicola avrebbe potuto avere un lieto fine. Sono più di vent’anni che James Cameron si sente ripetere la stessa domanda sul finale: «ma Jack Dawson doveva per forza morire?» In una recente intervista, il regista ha risposto una volta per tutte.

Tutti quelli che hanno visto il film ricordano che dopo l’impatto con l’iceberg e il naufragio, Rose e Jack – i protagonisti interpretati da Kate Winslet e Leonardo Di Caprio – trovano nel mare ghiacciato una porta e provano a usarla come zattera per evitare di morire congelati. Il legno, però, non riesce a reggere il peso di entrambi, così Jack rinuncia per salvare la donna che ama e perde la vita. Rose, invece, riuscirà a sopravvivere e a raggiungere New York. Nel corso degli anni in molti hanno portato all’attenzione leggi fisiche secondo le quali la porta avrebbe potuto reggere il peso di entrambi.

Interpellato da Vanity Fair, James Cameron ha detto la sua: «Certo, si è trattato di una scelta artistica: la porta era abbastanza grande da ospitare Kate Winslet, non da reggere il peso di entrambi. Ad ogni modo il solo fatto che se ne continui a parlare dimostra quanto efficace sia stato Titanic nel rendere Jack accattivante al punto da portare il pubblico a soffrire per la sua morte. Se fosse vissuto, il film sarebbe stato privo di significato. Credo che Titanic parli di morte, di separazione. Jack doveva morire. Fosse stato per il freddo o per la caduta di una ciminiera, poco importa. Sarebbe andato giù. Si chiama arte: le cose accadono per motivi artistici, non per regole fisiche».

Kate Winslet, bacio saffico con Allison Janney sul palco

Siparietto saffico agli Hollywood Film Awards. Protagonista Kate Winslet, 47 anni, premiata per la sua interpretazione in “Wonder Wheel” di Woody Allen.

C_2_fotogallery_3083831_upiFoto1FAl momento del ringraziamento l’attrice premio Oscar ha menzionato l’amica e collega Allison Janney, di cui ha grande stima, seduta in sala e premiata nella stessa serata per “I, Tonya” dicendo: “So che Allison è qui…So di non conoscerti veramente ma vorrei far colpo su di te… potremmo baciarci magari, no?”. La Janney non si è fatta ripetere l’invito ed è salita sul palco per scambiare con la Winslet un bacio bocca a bocca da… colpo di scena!

Weinstein, Courtney Love sapeva:”Se vi invita in una suite al Four Season, rifiutate”

L’ultima tegola sulla testa di Harvey Weinstein arriva dalla Francia. Il presidente Emmanuel Macron ha “chiesto al gran cancelliere dell’Ordine di avviare le procedure per il ritiro della Legion d’onore al produttore americano”, al centro del clamoroso scandalo sessuale. Intanto Tmz ha pubblicato un video del 2005, poi subito ritwittato, in cui Courtney Love dice: “Se Harvey Weinstein ti invita a una festa privata al Four Season, non andarci”.

C_2_articolo_3101013_upiImageppIl video, ritwittato da Chet Cannon, reality star inglese, conferma come i metodi “sessisti” del produttore americano fossero all’ordine del giorno nello star system hollywoodiano e sebbene la Love ammetta di non essere stata abusata da Weinstein, la sua “sofferta” uscita, in risposta alla domanda di una giornalista che le chiedeva di dare un consiglio alle giovani attrici desiderose di far carriera ad Hollywood, le causò l’esclusione dalla Creative Artists Agency, una potente società di agenti cinematografici.
Intanto non si contano gli interventi, i commenti e le nuove confessioni legate al caso. Se Woody Allen si dice “triste” per le accuse di aggressione sessuale rivolte negli ultimi giorni contro il produttore di Hollywood e aggiunge di non averne mai saputo nulla: “Non ci sono vincitori (…) ed è tragico per queste povere donne che hanno dovuto attraversare questa situazione”, Kate Winslet ammette di aver sempre ritenuto i metodi di Weinstein “bullistici e orribili” al punto da non averlo menzionato nei 19 ringraziamenti, quando nel 2009 salì sul palco per ritirare l’Oscar per il film “The Reader”, sebbene fosse stata appositamente istruita a farlo.
Dal canto suo Angelina Jolie ha rivelato di essersi consultata con Brad Pitt e di aver discusso a lungo con l’ex marito sull’impatto che una sua confessione sui tentati abusi nei suoi confronti da parte di Weinstein, avrebbe potuto avere sulla famiglia. Insieme avrebbero deciso di uscire pubblicamente con le rivelazioni, fatte la scorsa settimana.