Vittorio Sgarbi scoppia a piangere a Io e Te: «Non sto bene, non doveva morire…». Diaco si commuove

Su Leggo.it gli ultimi aggiornamenti. Vittorio Sgarbi entra in studio e scoppia a piangere a Io e Te: «Non sto bene, non doveva morire…». Diaco si commuove. Oggi, il critico d’arte è stato ospite nel salotto di Rai 1 e si è raccontato a cuore aperto, dall’infanzia alla sua passione per la cultura. Ma proprio all’inizio dell’intervista, Sgarbi si commuove fino alle lacrime.

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«Oggi non sto bene – spiega il critico – ieri è morto Giulio Giorello, un amico. Era stato ricoverato per covid, poi era stato dimesso. Ma forse ha aggravato le sue condizioni. Non doveva morire». Diaco di commuove, poi Sgarbi racconta del suo infarto.

«Ho avuto l’intuizione – spiega – di andare dal medico più vicino. Mi hanno detto che se avessi aspettatio un’altra mezz’ora sarei morto. Dopo l’intervento, ho scritto subito un articolo d’arte per il Corriere della Sera e il caporedattore mi ha risposto ‘Ma non eri morto?’. Mi vennero a trovare un sacco di persone, da Bonaccini a Berlusconi, era diventata una festa. Una volta superato il pericolo, non bisogna fare le vittime».

Si rotola per terra con Vittorio Sgarbi e si definisce la sua “schiava”, la verità sul loro incontro: «Non ci siamo più fermati»

camarco1_20174906È diventata famosa dopo un video in cui si rotolava per terra con Vittorio Sgarbi all’autogrill, ma Paola Camarco è un’assistente tutto-fare di 22 anni che si definisce “la sua schiava”. Ed è tutto iniziato per caso. «Ci siamo conosciuti due anni fa alla presentazione di un suo libro dove ero andata coi miei», racconta al sito spraynews.it.

«Io ero in coda per farmi fare un autografo e una foto, e quando arriva il mio turno lui mi chiede se voglio andare a prendere un gelato e a fine serata mi lascia il suo numero di telefono. Una settimana dopo mi invita a Bologna per un altro evento. Io vado anche lì e non ci siamo più fermati». Ha iniziato così a far parte del suo staff e a essere assunta come assistente. «Con il suo autista storico, Guido, e Sauro Moretti, formiamo una vera squadra. Sempre insieme. La nostre giornate iniziano tra le 11 e le 12, quando Vittorio si sveglia, per finire spesso alle 2-3 di mattina. E, nel mezzo, può succedere qualsiasi cosa. Ai miei amici dico che è come fare l’Accademia militare… È durissima. Vuole leggere sempre i giornali, quelli di carta, che bisogna sempre avere dietro, quindi nel pomeriggio inizia l’organizzazione delle serate tra eventi, cene, mostre, presentazioni. Quello culturale e artistico è il suo lato che mi piace di più, mentre quello politico è l’aspetto che mi piace di meno».

Vittorio Sgarbi, tuttavia, non è noto per il suo “buon carattere“: «Capita che s’arrabbi, ma io lo lascio sfogare, aspetto che gli passi. So che mi vuole bene e mi rispetta. Quella serata all’autogrill Vittorio aveva trovato una piccola biblioteca di libri usati, voleva comprarli tutti. Erano le tre del mattino, io volevo tirarlo via di lì e siamo finiti a terra. Tutto qua. Qualcuno ha ripreso la scena con un telefonino e l’ha spedita a “Viterbo news“. Ma lui non era ubriaco, solo stanco».

Vittorio Sgarbi choc: “Morgan mi ha detto che Asia Argento non si è mai lamentata di Weinstein…”

“Morgan mi ha detto che Asia Argento ha avuto a lungo rapporti con Weinstein e non gli sembra si sia mai lamentata. Anzi, oggi lui fatica a credere che Asia l’abbia denunciato ora. E che non l’abbia fatto a suo tempo”. Sarebbe questa la confessione choc del critico d’arte dopo che l’attrice ha confessato di essere stata violentata dal produttore di Hollywood. Lo riporta il sito Liberoquotidiano.

asia argento weinstein morgan_15115733Morgan gli avrebbe anche raccontato di quanto “fosse contentissima quando Weinstein prendeva l’aereo privato e arrivava a Roma per incontrarla. Dopo l’atterraggio, prendeva un elicottero e la raggiungeva. Spesso portava anche dei fiori, come un vero innamorato in pieno corteggiamento. E talvolta lei non si faceva trovare, mortificandone le dimostrazioni amorose”.
Sgarbi però specifica che non ha nessuna intenzione di difendere Weinstein e che crede alle accuse di Asia Argento: “Ci ho anche litigato (con Weinstein, ndr) – rivela – perché mi sono trovato di fronte una persona molto arrogante che non ho nessuna voglia di difendere. Mi è sempre sembrato un maiale”.
E conclude: “Morgan mi ha ricordato che Asia gli ha sempre riferito cose positive sia per la personalità sia per le qualità professionali di Weinstein sia per le sue manifestazioni amorose, che lei mostrava di apprezzare e di aver ricevuto molto di più di quanto avesse chiesto, lavorando con piena soddisfazione e gratitudine per lui. Non avendo mai pensato che lei avesse intenzione di denunciare Morgan si chiede perché lo abbia fatto oggi, forse non avendo più avuto quello che prima le era stato utile. E che quindi anche in questo caso abbia fatto quello che le era più conveniente, essendo così abile da far tornare a suo favore quello che al tempo non la preoccupava minimamente, di cui non mi ero affatto accorto e non si era mai lamentata con me. Asia qualche volta addirittura si rifiutava di incontrarlo e lo mandava via come un cane bastonato”.