Lory Del Santo e il figlio morto, lo sfogo al Gf Vip: «Bisogna convivere con il dolore e accettare le cose inevitabili…»

4017095_2033_lory_del_santo_figlio_gfvip (1)Lory Del Santo e la morte del figlio Loren. A Pomeriggio 5, Barbara D’Urso manda in onda un filmato in cui l’attrice, nella casa del Grande Fratello Vip, parla della tragedia appena avvenuta: due mesi fa il figlio 19enne si sarebbe tolto la vita. Lory Del Santo si sfoga prima con i compagni d’avventura e poi in confessionale. Gli aggiornamenti su Leggo.it.

«Ho capito – avrebbe detto agli autori del Gf Vip – che bisogna convivere con il dolore. Nella vita capitano cose che sono inevitabili e le devi accettare. La vita è fatta a ostacoli, se sei capace di saltarli, vorrà dire che avrai vissuto».
Ieri, Lory Del Santo aveva anche parlato agli altri inquilini del suo primo incontro con Eric Clapton, padre del figlioletto Conor, morto anche lui tragicamente all’età di quattro anni.

«Lory Del Santo al Gf Vip? Ha prostituito il suo dolore». Diaco choc in tv, attacca anche il suo ex

4015002_2034_lory_del_santo_scontro_mattino_cinqueLory Del Santo, è scontro a Mattino Cinque: questa mattina tra gli ospiti di Federica Panicucci c’era il giornalista Pierluigi Diaco, abbastanza critico con la scelta di Lory Del Santo di entrare nella casa del Grande Fratello Vip nonostante la tragedia di pochi giorni fa del figlio Loren, che si è tolto la vita.

Secondo Diaco, «se una persona che vive un lutto, lo rende pubblico trovando dei surrogati, con ciò che la tv comporta, ha una scala di valori che francamente onora il personaggio ma tradisce la persona». «Se Lory Del Santo avesse scelto di fare una conversazione in forma scritta e non avesse partecipato al Grande Fratello, non ne staremmo a parlare – dice – Si è prostituita a un meccanismo che tradisce il suo dolore, pensa di potersi consolare a scopo terapeutico».

Poco dopo a intervenire è Rocco Pietrantonio, ex fidanzato di Lory Del Santo, con cui ha convissuto dal 2008 al 2011: Diaco ne ha anche per lui, accusato di sfruttare il nome di Lory per andare in tv. «Sei squallido, di una modestia culturale – dice – Sfruttate la televisione in modo cinico».

Diele choc: “Io dipendente da eroina, ma la droga non c’entra. Non sono un criminale”

«Sono colpevole», «urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. Devo pagare quello che decideranno i giudici e se servisse a qualcosa pagherei di tasca mia anche qualunque cosa alla famiglia. Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così». Così Domenico Diele, l’attore che nella notte tra venerdì e sabato ha tamponato lo scooter di Ilaria Dilillo, morta in seguito all’incidente, in un colloquio raccolto in cella nel carcere di Fuorni (Salerno) dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e riportato oggi dal Corriere della Sera.

attore-Domenico-diele«Io non sono uno che prima si è drogato e poi si è messo a guidare come un pazzo finendo per provocare una tragedia», dice Diele. «Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c’entra con l’incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c’è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi». «Non me ne sono nemmeno reso conto subito di quello che era successo. Solo quando sono sceso dall’auto ho visto e ho capito». «Ho soltanto il lavoro, e se da questa vicenda uscirò con la carriera distrutta non avrò più nemmeno quello. È giusto che paghi per quello che ho fatto, ma non che mi si dipinga come un criminale. Quella storia della coca, per esempio, è vecchia di un anno, nemmeno me ne ricordavo più». «Mi sono pure sorpreso quando quella bustina è uscita fuori, stava nel portafogli da una vita. L’altra sera non avevo sniffato niente». «Non avevo il permesso di guidare. Ma l’ho fatto perché mia cugina ci teneva ad avermi al suo matrimonio», «e l’unico modo per esserci era andare e tornare in macchina nella stessa giornata». «Vorrei incontrare il padre di quella donna, inginocchiarmi davanti a lui e ammettere le mie colpe. Ma anche provare a spiegargli che è stato un incidente e non un omicidio».

Lea Michele, la star di Glee canta per ricordare Cory Monteith: “Scrivere canzoni è una terapia”

Dopo la morte improvvisa del suo fidanzato Corey Monteith, quattro anni fa, Lea Michele, 30 anni, star di “Glee” e “Scream Queens”, ha dovuto ricostruire la sua vitae. E lo ha fatto partendo dalla musica e trasformando in fonte di ispirazione la tragedia che l’ha colpita. E’ nato così il suo primo album “Louder” e ora il secondo “Places”: “Scrivere canzoni è una forma di terapia”, ha detto l’attrice e cantante sulle pagine di People.

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Così come era già successo con “Louder” anche in “Places” Lea ha inserito chiari riferimenti all’attore e cantante Cory Monteith, deceduto il 13 luglio 2013, amico e compagno, ma soprattutto grande amore della sua vita. E di amore parlano la maggior parte delle canzoni contenute nel nuovo album. “Places segna il mio ritorno al palco e alla scena, posti a cui appartengo, è un album di canzoni d’amore e per interpretarle mi sono riascoltata tutti i dischi delle grandi cantanti che amo per trovare nuova ispirazione”.
Il primo disco era uscito poco dopo la morte di Monteith e a lui si era ispirata soprattutto in un pezzo “If You Say So”, di cui nel secondo album c’è un ideale seguito “Hey You” che chiude il disco. “Never seen you this happy, Never seen you so peaceful, Even though you can’t hold me, Hurts you, hurts me, but you’re here”, canta la Michele: “Non ti ho mai visto così contento, non ti ho mai visto così in pace, anche se non puoi stringermi, fa male a te, fa male a me, ma sei qui”. La cantante ha voluto specificare che all’inizio non avrebbe voluto inserire la canzone nel disco: “Sono argomenti molto sensibili per me e di cui ho difficoltà a parlare… Questa è una canzone sullaperdita, ma non con tristezza… bensì con la gioia e con l’amore”.

Gaffe in diretta a Pomeriggio 5, Barbara D’Urso imbarazzata dall’incidente. Ironia sui social

Gaffe in diretta a Pomeriggio 5, Barbara D’Urso imbarazzata dall’incidente. Ironia sui social È successo in diretta a Pomeriggio 5, la gaffe che ha coinvolto Barbara D’Urso ha imbarazzato la conduttrice che non sapeva cosa fare. Tanta ironia sul web per l’incidente.
La puntata di Pomeriggio 5 del 25 gennaio scorso non è stata affatto facile per Barbara D’Urso, che ha dovuto fronteggiare diversi episodi critici ed è stata messa a dura prova dagli ospiti con cui era in collegamento e da qualche incidente tecnico sfociato inevitabilmente in una bella gaffe finale.

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La conduttrice, nel corso della puntata, ha ritagliato tanto tempo – e relativi servizi – alla tragedia che ha travolto l’Hotel Rigopiano, di cui era una assidua frequentatrice. Mentre continuano le ricerche dei dispersi e proseguono le indagini per capire a pieno cosa sia successo e di chi – eventualmente – sia la colpa, la lista dei corpi senza vita si allunga e Barbara D’Urso a Pomeriggio 5 ha dato la parola al padre di Stefano, il fidanzato di Francesca Bronzi trovato sotto le macerie dell’albergo abruzzese: è stato proprio l’uomo a riconoscere il corpo di suo figlio senza vita, per questo in trasmissione è apparso sconvolto e agitato.
Sul finire dell’intervista a distanza, Barbara D’Urso ha salutato l’ospite, ma prima di dare appuntamento ad una nuova puntata, è caduta in un profondo imbarazzo quando ha capito di avere problemi al microfono e di aver parlato per 20 secondi senza essere ascoltata a casa.La gaffe della conduttrice a Pomeriggio 5, costretta a mimare coi gesti il suo ormai epico saluto ‘col cuore’, ha suscitato parecchia ironia sui social e qualche spettatore che mal sopporta il programma e la stessa Barbarella, ha colto l’occasione per cinguettare: “Hanno spento il microfono alla d’urso neanche quelli che lavorano lì ce l’hanno fatta più.