Ho messo il passato in una scatola. Ne ho presa una bella, chiara, abbastanza piccola da poterla trasportare, abbastanza grande da contenere i miei amori. Ci ho infilato dentro tutto ciò che avevo, ogni cosa che era stata il mio mondo, carica di energia. Ora sta sotto al coperchio, calma e opaca da non doverla più guardare. Avevo paura di farlo, e invece ho imparato che il passato si può chiudere, si può archiviare e che non c’è rancore, non c’è sofferenza, solo un’ombra affettuosa e perdono. E quanto ho faticato, e quanta, quanta strada ho fatto! Ora via, in alto sullo scaffale, arrivederci forse a un’altra epoca. Oggi ho messo il mio passato in una scatola. Oggi non sono più esattamente la stessa. Più leggera, più adulta, più calma e decisa sono salita in punta di piedi per raggiungere il punto più alto della libreria. Anche io, come tante persone, ho lasciato quello che ero su un ripiano in alto. Ed è proprio qui che sta la differenza: ieri ne sarei morta; oggi so che si può vivere. E se vorrete parlarmene, sono qui per voi. Sarà bello vedervi risplendere e rispondervi ogni martedì su Leggo.