Ecco Enzo Sangue blu: «Avrei insegnato lettere, mi ispiro al male ricevuto»

Enzo O’ Talebano Sangue Blue in Gomorra è un fiero combattente del male, nella realtà Arturo Muselli mostra un cuore pulito, alla ricerca di equilibrio e perfezione artistica, oltre che di rigore affettivo, trovato nella compagna ingegnere. Con i genitori ha un rapporto tormentato: lo avrebbero voluto un rassicurante insegnante di lettere. Il Mattino lo ha incontrato in tempi non sospetti, quando era già, a quanto pare, impegnato nelle riprese della serie di Sky e nascondeva il nuovo look con un cappello studiato per depistare possibili domande e i fan della serie. Si è raccontato in un’intervista intima nel video de Il Mattino. «Siamo un po’ lo specchio dei nostri genitori»

3406270_1548_lChe rapporto hai con i genitori?
«Ma…Ho un buon rapporto. Sono figlio unico, ho ereditato le loro ansie e le loro paure e ho incominciato a distaccarmene crescendo ma la fase di passaggio all’età adulta è stata dura»

Ti sostengono?
«All’inizio no. Poi hanno capito che facevo sul serio e che non volevo rinunciare alla carriera da attore. Ogni tanto mi ricordano che sono laureato in lettere e mi sottopongono concorsi e domande di insegnamento e devo ricordare loro che le cose sono un po’ cambiate in questi anni. Ma senza il loro appoggio, i loro sorrisi e le loro pacche sulle spalle o ii sostegno economico e nei momenti di difficoltà non ce l’avrei fatta».

Nascondi i capelli con un cappello (stava girando Gomorra in gran segreto, al tempo, ndr)
«Sto nascondendo i capelli per motivi di lavoro. Anche se indosso il cappello in generale molto spesso».

Chi interpreti? Un calciatore del Napoli con la cresta?
«Magari ma non sono molto bravo a giocare a pallone, sono un napoletano atipico, però gioco a pallacanestro»

Hai una fidanzata che tieni lontana dalle scene
«Mi piace che i nostri mondi siano separati. Credo che quando due persone svolgono lo stesso lavoro il rapporto può complicarsi. Poi sono una persona curiosa e avere accanto qualcuno che fa tutt’altro nella vita è un modo per stimolarmi e per rubare spunti»

Cosa rubi da lei ?
«Beh lei fa l’ingegnere»

Genio e sregolatezza quindi?
«Beh non sono tanto sregolato, mi piacciono le cose tranquille. Piuttosto sono ombroso»

Capiamo qualcosa di più di questo ragazzo ombroso: quanto cattivo c’è in te e quanto ti discosti dai personaggi che interpreti?
«Mi sento buono nella vita perché non ho bisogno di far male alle persone ma sono sempre molto contento quando devo intepretare dei personaggi distanti da me»

E allora che prove sostieni per allenarti a interpretare i cattivi ?
«Prendo spunto dal male che mi hanno fatto nella vita, i cattivi li incontriamo sempre»