Jerry Calà e il “tradimento” a Mara Venier: «Non è vero, poi mi ha picchiato. Lontano dal cinema? I produttori pensano che puzzo di morto»

jerry-cala-tradimento-mara-vemnier_19171859.jpg.pagespeed.ce.HXL7d4nlKz«Non è vera quella storia, Mara è una burlona», Mara Venier ha raccontato di aver trovato Jerry Calà in dolce compagnia chiuso in un bagno il giorno del loro matrimonio. L’attore però per la prima volta dice la sua sul presunto tradimento e spiega che lui stava solo parlando con una donna, ma Mara avrebbe comunque deciso di picchiarlo.

Sul caso Jerry invoca la Var: “«Era una festa che avevamo fatto con gli amici – ha raccontato nel programma radiofonico “I Lunatici” sulle frequenze di Rai Radio2 – mi ha beccato che ha parlato con una fitto fitto in bagno. Non che ci facevo cose. Invoco la Var, la moviola in campo. Stavo parlando fitto fitto. Sai quando hai un po’ bevuto, ti avvicini e ti metti a parlare con una. Lei mi ha beccato, ha frainteso e mi ha riempito di botte. Cosa che tra le altre cose non dice mai».

Sempre impegnato con i suoi spettacoli, lamenta l’assenza del cinema: «Mi piacerebbe fare più cinema, fortunatamente so fare un mestiere che ho imparato da piccolo. So ballare, cantare, recitare e quindi mi salvo sempre. Però dire che non mi piacerebbe fare ancora cinema mi renderebbe ipocrita. Viviamo in un’Italia che rispetto ad altri Paesi è provinciali. Altrove gli attori che hanno una storia vengono tenuti da conto e coccolati, vengono chiamati per fare delle parti anche come genitori o come nonni. Qui invece si dice che uno puzza di morto. Per fortuna la gente mi ama, c’è discrasia tra quello che pensano i funzionari e i produttori e quello che pensa la gente. Se la gente non mi volesse bene non farei 120 spettacoli l’anno».

Jerry Calà: «Non faccio più cinema perché dicono che puzzo di morto»

Jerry_Cala-2Jerry Calà si racconta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso de “I Lunatici”, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino. L’attore ha fornito a Radio2 la sua versione dei fatti su un racconto di Mara Venier la quale aveva dichiarato che nel giorno del loro matrimonio lo beccò in bagno intento ad amoreggiare con un’altra donna: «Non è vera quella storia – precisa Jerry Calà – Mara è una burlona. Era una festa che avevamo fatto con gli amici, mi ha beccato che ha parlato con una fitto fitto in bagno. Non che ci facevo cose. Invoco la Var, la moviola in campo. Sai quando hai un po’ bevuto, ti avvicini e ti metti a parlare con una. Lei mi ha beccato, ha frainteso e mi ha riempito di botte. Cosa che tra le altre cose non dice mai».

A proposito del fenomeno #metoo Calà ammette che è difficile parlarne e giudicare: «Anche in questo caso – ironizza – ci vorrebbe la Var sul posto per capire cosa veramente è successo. L’unica cosa che mi viene da dire è che mi sembra strano che in Italia abbiano accusato solo uno. Vi spiego io come stanno le cose: quelli che fanno queste cose, sono quelli che non contano nulla. Queste cose le fanno gli sfigati, gli ‘pseudosegretari’ che millantano amicizie, sono loro che vanno a intortare le povere ragazzine che sognano di entrare nel mondo del cinema. Uno che conta davvero ci pensa un pochino prima di compromettere la propria immagine. Comunque io a X Factor Asia Argento l’avrei tenuta. E’ molto brava».

Parlando di cinema e della televisione in Italia l’attore esprime il suo desiderio di tornare presto sul grande schermo: «Mi piacerebbe fare più cinema, fortunatamente so fare un mestiere che ho imparato da piccolo. So ballare, cantare, recitare e quindi mi salvo sempre. Però dire che non mi piacerebbe fare ancora cinema mi renderebbe ipocrita. Viviamo in un’Italia che rispetto ad altri Paesi è provinciali. Altrove gli attori che hanno una storia vengono tenuti da conto e coccolati, vengono chiamati per fare delle parti anche come genitori o come nonni. Qui invece si dice che uno puzza di morto. Per fortuna la gente mi ama, c’è discrasia tra quello che pensano i funzionari e i produttori e quello che pensa la gente. Se la gente non mi volesse bene non farei 120 spettacoli l’anno. In Italia manca il coraggio. L’unico che ce l’ha è Zalone, e infatti fa incassi pazzeschi. Lui è l’unico che ha il coraggio di essere politicamente scorretto, tutti gli altri si atteggiano, fanno i radical chic, però non fanno più ridere. Noi negli anni 80 ce ne fregavamo di tutto. Per questo certi film tra quelli che ho fatto io un sacco di gente li conosce a memoria».
Infine una battuta sul suo rapporto con la notte: “E’ un rapporto erotico, ma anche lavorativo. Da quando faccio meno cinema giro l’Italia nei teatri, nei club, nelle piazze. Di notte viaggio, incontro gente, vedo il pubblico. La notte è il mio habitat, tanto che nei pochi giorni feriali in cui non lavoro prima di una certa ora tarda della notte non riesco ad addormentarmi”.

“Continue frecciatine” tra Mara Venier e la D’Urso? L’amara verità della conduttrice di Domenica in

4014128_8_20181003065826Soltanto ieri vi abbiamo dato conto dello scambio di frecciatine a distanza tra Mara Venier e Barbara D’Urso con l’intervento di Nicola Carraro a difendere la moglie quando un utente aveva definito le conduttrici ‘due bimbe dell’asilo’. A fomentare la polemica anche Alberto Dandolo che su Instagram aveva messo a confronto i rispettivi post delle signore della domenica elogiando – tra le righe – il comportamento della Zia Mara per aver fatto i complimenti a Carmelita. Non sorprende, dunque, che alcuni utenti insinuino che tra Mara Venier e Barbara D’Urso siano sorti dei dissapori e delle incomprensioni soprattutto alla luce del commento che la prima ha pubblicato su Instagram nei confronti di un utente che cercava di indagare. Mara ha confermato: “Non si sbaglia affatto… e certamente non metterò qua su Instagram il perché…”

Mara Venier ad Al Bano: «Mi piacevi quando stavo con Arbore, ma tu…». La confessione a Domenica in

mara,P20venier-albano-domenica,P20in_30145922.jpg.pagespeed.ce.RzaLTkRQUFMara Venier intervista Al Bano durante la terza puntata di Domenica In. La signora della domenica non perde un colpo e continua a circondarsi di importanti ospiti a cui dedica un ampio spazio consentendo loro di raccontarsi di fronte al pubblico, riportando anche aneddoti poco conosciuti.
Durante l’intervista con il cantante di Cellino emerge però un particolare che riguarda la vita di Mara, quando lei, come ammette la stessa conduttrice, stava ancora con Renzo Arbore, mentre Al Bano viveva il momento critico con Romina Power subito dopo la separazione. Mara ricorda che i due erano a Sanremo e lei ha confidato ad alcuni autori, con cui si trovava al bar, che aveva un debole proprio per Al Bano. «Ma ti piacevo come cantante», specifica lui, mentre Mara replica ridendo: «Mi piacevi proprio come persona, ma tu non mi filavi avevi sempre il broncio».

La Venier aggiusta il tiro e chiarisce: «Volevo essere tua amica, ma tu non mi guardavi nemmeno». Così Al Bano chiarisce che quello per lui era un periodo molto complicato per la sua vita privata e forse era distratto dai suoi problemi per notare questa simpatia. Un possibile amore sfumato tra i due? Quel che è certo, stando all’intesa e alla complicità durante l’intervista, che si tratta di un rapporto di amicizia vera e di profonda stima.

Mara Venier, i complimenti a Barbara D’Urso: «Domenica Live ha battuto Domenica In»

durso-sorpassoBarbara D’Urso supera Mara Venier negli ascolti. Continua la guerra tra le signore della domenica e all’indomani dell’ultima sfida c’è un piccolo colpo di scena nell’indice di ascolti. Barbara D’Urso con Domenica Live ha battuto di poco la concorrenza della rivale a Domenica In.

Si tratta più che altro di un “testa a testa”. Mara Venier ha conquistato il 16% di share, mentre la D’Urso il 16,2%.
«Grazie a tutti per aver seguito “Domenica In” sovrapposizione/“ domenica in 15.59 domenica live 15.76 complimenti al mio competitor», è il post pubblicato dalla conduttrice Rai su Instagram.

La Domenica In di Mara Venier è stata comunque molto seguita grazie a ospiti come Renzo Arbore e Albano. A Mediaset Barbara D’urso si è affidata al talk sul Grande Fratello e alla “modella barbuta”.

Cristel Carrisi, matrimonio a Lecce per la figlia di Al Bano

Il centro storico di Lecce tinto di bianco per il matrimonio vip di fine estate tra Cristel Carrisi, terzogenita di Al Bano e Romina Power, e il milionario di origine cileno-croata Davor Luksic (patrimonio stimato, 170 milioni di euro).  Nozze vip blindatissime, dopo quattro anni di amore.
Blindatissimo il centro storico di Lecce. La cerimonia, in programma per le 18 nella chiesa barocca di San Matteo, in via dei Perroni, nel salotto buono della città, tra Porta San Biagio, piazzetta Santa Chiara e piazza Sant’Oronzo, è iniziata in realtà intorno alle 19.Gran lavoro per gli agenti della Polizia Municipale e delle Forze dell’ordine.

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Tanti curiosi tra vicoli e vicoletti per scattare una foto agli sposi e agli ospiti invitati al matrimonio. A celebrare le nozze è stato monsignor Giancarlo Polito. Tra la folla anche alcune suore dell’Istituto delle Marcelline di Lecce, dove Cristel ha studiato. Proprio come tutti i suoi fratelli, compresi i figli che Al Bano ha avuto da Loredana Lecciso. La compagna di Albano non era presente, lo era invece la figlia Brigitta avuta dalla show girl salentina nel primo matrimonio.  L’arrivo della coppia d’oro della canzone italiana è stata salutata dalle centinaia di persone presenti con un’ovazione. Dalla gente accorsa numerosa e stipata dietro le transenne si è levata l’intonazione  di “Nel sole”. Un abito quello indossato dalla sposa, di tulle e pizzo con la schiena scoperta su cui ricadeva un velo lunghissimo. I capelli raccolti impreziositi da foglie dorate. Completo pantaloni e casacca kaftano color corallo per Romina Power. Lo sposo è arrivato a bordo di un van. Abito scuro con mocassini in velluto senza calze. Troppo piccola la chiesa di San Matteo per contenere tutti gli ospiti, molti dei quali hanno atteso la fine della cerimonia sul sagrato, per strada o nel vicino bar. Tra i vip presenti Mara Venier, Mario Biondi, la fashion blogger Chiara Nasti e la soubrette Francesca Lodo.  Dopo le nozze, tutti a festeggiare nella settecentesca masseria La Mea, nel complesso di proprietà del cantante a Cellino San Marco. Il menu? Un misto di carne e pesce, preparato dal catering Galateo Ricevimenti di Firenze. E per i regali, niente lista nozze: la coppia ha chiesto, con una mail, versamenti a un’associazione di beneficenza per la salvaguardia degli oceani.