Lady Gaga: “Orgogliosa del mio corpo e della mia pancetta…”

Ha ballato, cantato e fatto acrobazie sospesa in volo. Eppure molti sono stati più attenti alla sua pancetta morbida ben in vista, che alla sua impeccabile performance al Super Bowl. E le critiche non si sono fatte attendere. Ma Lady Gaga non si è scomposta e sui social ha risposto a tono ai suoi detrattori: “Sono orgogliosa del mio corpo e dovreste esserlo anche voi…”

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Star indiscussa dell’halftime alla finale del campionato della National Football League, la cantante di “Bad Romance” ha zittito le polemiche con un post… “politically correct”: “Ho sentito che il mio corpo è stato argomento di conversazione, quindi vorrei dirvi che sono orgogliosa del mio corpo e voi dovreste esserlo del vostro”, ha scritto la popstar su Instagram: “Non importa chi tu sia o cosa tu faccia. Potrei darvi milioni di ragioni sul perchè non c’è bisogno di soddisfare niente e nessuno per avere successo. Siate semplicemente voi stessi. Questa è roba da campioni. Grazie mille a tutti per avermi supportato. Vi amo ragazzi. Xoxo, gaga”. Un messaggio più che positivo e una saggia replica a chi, della sua incredibile e ammirevole performance sul palco, ha colto soltanto quel rotolino di pancia in più.

Lady Gaga choc: “Violentata a 19 anni, da allora soffro di un disturbo mentale”

«Devo togliermi il peso di questo segreto, perché per anni non mi ha aiutato con la malattia e mi ha tormentato facendomi vergognare». Inizia così la confessione choc di Lady Gaga, a due anni di distanza da quando, in un’intervista, svelò di essere stata stuprata a 19 anni. A riportarla sia Today.com, sia Usa Today.

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«Ho una malattia mentale e devo confessarlo, ora lo dico anche ai ragazzi che conosco prima di frequentarli» – ha dichiarato la cantante italo-americana alla trasmissione Today sulla NBC – «Da quando ho subìto quella violenza soffro di stress post-traumatico e questo ha reso la mia vita ancora più complicata. Fu un periodo terribile, ne uscii solo con terapie fisiche e mentali. A salvarmi la vita sono stati la gentilezza dei medici e l’affetto di chi mi circonda».