Ilaria D’Amico: “Gigi scaramantico? Ecco cosa fa di mattina presto, quando c’è poca gente”

“Gigi non è scaramantico. Va in chiesa per conto proprio, quando c’è poca gente, la mattina presto, durante la settimana”, Ilaria D’Amico parla della fede e del futuro di Buffon.
Nel giorno della partita Juve-Monaco, la giornalista e conduttrice Sky è intervenuta ai microfoni del programma di Rai Radio 1, “Un giorno da pecora”. E sul portierone ha detto che non ha nessun rito prima di ogni match.

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E sul futuro potrebbe voler chiudere la sua carriera in bellezza, con i prossimi mondiali. La D’Amico, però, ha escluso questa possibilità: “Il tema non si pone, perché gli hanno proprio detto ‘tu sei di nostri, non se ne parla’. Io spero che lui continui a giocare fino a quando si sente di esser un portiere molto abile”.

Paola Ferrari contro Diletta Leotta e Ilaria D’Amico: “La Rai non mi rispetta, è uno schifo”

Chi è la migliore giornalista sportiva tra Diletta Leotta, Ilaria D’Amico e Mikaela Calcagno? La risposta non è importante quanto la reazione che la domanda ha scatenato in Paola Ferrari, volto sportivo della Rai, grande esclusa dal sondaggio lanciato da Gigi&Ross nel corso della puntata di ieri di Sbandati (su Rai2). La Ferrari, incredula per non essere stata menzionata in un programma della sua stessa rete, ha cominciato a twittare compulsivamente il proprio (massimo) disagio: «Mi viene la nausea! Sarà l’influenza o altro?».

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E la risposta non ha tardato ad arrivare, sempre sul profilo Twitter dell’indignata giornalista: «No è che la mia azienda, la Rai, porta ad esempio come giornaliste sportive Due di Sky e una di Mediaset Premium ! Basterà la Tachipirina?», condita da faccetta malata. A «difendere» il volto di “90°minuto” solo l’amica Alba Parietti, alla quale (nemmeno a dirlo) la Ferrari ha dedicato l’apposito hashtag #amichesempre. Rispondendo poi a un complimento arrivato sul social, si è proprio scatenata: «@calabrinterista La Rai come il solito non rispetta i suoi giornalisti. Uno schifo». Dopo cinque tweet di seguito si è evidentemente fatta una ragione della questione e ha abbandonato temporaneamente il social. Con un’evidente vena di delusione, però.

Ilaria D’Amico rivela: “Così è iniziata la storia con Gigi Buffon. E poi la Seredova… “

Ilaria D’Amico, alla vigilia della partita degli Europei Italia-Germania, si racconta a cuore aperto in un’intervista al Corriere della Sera e parla anche dell’inizio della storia con Gigi Buffon e del rapporto con la ex moglie di lui, Alena Seredova.”Quando t’innamori da adulto – spiega – l’idea di famiglia arriva molto presto. Io e Gigi, venendo da smarrimenti forti, dolorosi, avevamo il desiderio di costruire una dimensione solida.

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Abbiamo aspettato quasi un anno e mezzo prima che la maternità si trasformasse in un progetto solo perché dovevamo rodare le varie componenti: c’era bisogno che i bambini, i due suoi e il mio, s’integrassero con il nuovo nucleo e fra loro. Io e Gigi abbiamo proceduto a braccio con un’unica regola: quando ci sono i figli, la nostra attenzione è per loro”.  La conduttrice Sky parla anche del rapporto con i rispettivi ex. “La nostra fortuna è stata che anche le loro vite si sono riorganizzate in un nuovo ordine sentimentale. Questo ha portato a rapporti distesi, dove la rabbia non ha trovato spazio o non ha avuto bisogno di esplodere. È stato un processo legato anche all’intelligenza di tutte le parti in causa. Eravamo entrambi nel pieno di un marasma. Quando le unioni vanno in crisi, è un dolore, vorresti riavvolgere il nastro, ci provi, non capisci. Ti dai delle colpe. Se rimani in famiglia, stai male. Se vai via, stai male. Hai paura di far soffrire, hai paura di soffrire tu. Io e Gigi ci siamo incontrati mentre attraversavamo la stessa fase e ci siamo compresi facilmente”.  E per quanto riguarda l’impresa dell’Italia agli Europei, D’Amico confessa di avere un rito scaramantico: “Sto guardando tutte le nostre partite seduta sullo stesso lato sinistro del divano blu della nostra Green Room a Sky: ero lì quando abbiamo vinto contro il Belgio. E seguo l’appello di Conte a indossare sempre qualcosa di azzurro: un dettaglio del vestito, le scarpe… Mi piace sentirmi parte di un’avventura che è un romanzo popolare”.