Dallo scorso 10 settembre Elisa Isoardi ha preso le redini della Prova del Cuoco, un format legato al nome di Antonella Clerici per 18 anni.
Elisa come va?
«Bene. Sono molto serena».
Io invece no perché ho la lavatrice che non parte. E da buon single devo cavarmela da solo.
«Va resettata con il tasto play-pause. Si fa così».
Ah grazie. Complimenti. Ma è così preparata anche in cucina?
«Me la cavo. E poi finora non ho mai avvelenato nessuno».
Quali sono le sue specialità culinarie?
«I primi. E tutti i piatti che si possono realizzare svuotando la dispensa. Lo sa che ho avuto un ristorante di famiglia, dalle mie parti, che gestiva mamma? Si chiamava La Locanda di Elisa».
Vorrebbe cucinare pure qualche critico?
«Ma no! Sono davvero lusingata perché quest’anno tutti amano scrivere della Prova del Cuoco. Sono grata per questa attenzione».
Ma è vero o no che è sotto con lo share?
«Rispetto a due anni fa no, in confronto all’anno scorso c’è uno 0,90% in meno».
Come mai?
«I motivi sono diversi. Intanto la mezz’ora in più di durata. Non ci sono più 4 blocchi al mattino ma 3. Nella scorsa stagione c’era un programma cuscinetto propedeutico, Buono a sapersi, che introduceva l’argomento cibo e che è andato bene con un +2,9%».
E adesso invece che cosa succede?
«Che non è facile passare da argomenti di attualità alla cucina, senza avere un blocco che faccia da antipasto. E poi mezz’ora in più è un programma. Con Eleonora Daniele stiamo cercando tutte le formule per agganciarci. Io non ho scorporato il programma e questo fa sì che la media share cambi con mezz’ora in più».
L’eredità della Clerici pesa?
«Certo, 18 anni non sono pochi. Lei è una colonna della Rai. Il pubblico è abitudinario, quindi ha bisogno di un po’ di tempo per abituarsi. Stiamo vagliando cuochi nuovi che devono farsi conoscere. Io non ho cambiato il programma, ho solo inserito sette minuti nella prima parte di conoscenza del prodotto, come facevo a Buono a Sapersi. Bisogna avere pazienza, il programma è di qualità».
Non dimentichiamo il competitor Forum della Palombelli
«Che è fortissimo. Poi ci sono il Tg5 e il Tg2. Inoltre, ci si è messo pure il volley Scherzo ovviamente perché ho tifato per le azzurre perché amo la pallavolo, ho giocato nei pulcini dell’Alpitour».
Veniamo alle fake news che la fanno arrabbiare.
«Su di me ne hanno scritte tantissime. Assurdità. Però quando si dicono falsità sulla salute è troppo. La notizia che avevo avuto un tumore ha scosso mia nipote e tutta la mia famiglia. Quando era solo un polipo alle corde vocali, una patologia professionale».
E lei ha risposto su Instagram.
«Sulla salute non si scherza. Bisogna combattere le fake news. Ho avuto tanta solidarietà sul web soprattutto dalle donne. In trasmissione tutti i cuochi il giorno dopo si sono presentati con una rosa rossa che mi hanno donato».
Ora c’è un’altra battaglia da vincere, quella della trasparenza sull’etichetta dei prodotti.
«Sono stata a Cernobbio al Forum alimentazione e agricoltura della Coldiretti. Stiamo raccogliendo un milione di firme per uniformare le etichette in Europa. Come vede, non cucino soltanto».