Paola Caruso, lacrime in diretta all’Isola dei famosi spagnola: maltrattata dai naufraghi

Paola Caruso è stata scelta per partecipare a Supervivientes, l’Isola dei Famosi spagnola su Telecinco, e non sta affatto passando un bel momento, tanto da essere scoppiata a piangere in diretta.

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“Sto male, mi sento sola” queste le parole di una bonas piangente ed emaciata, costretta a vivere isolata in una palafitta e a rubare agli altri naufraghi per alimentarsi, condannata dal televoto iniziale a stare nella ‘zona morta’.
Ma a causa di una brutta bufera la Caruso è stata spostata sulla terraferma, dove però non è stata accolta bene dagli altri naufraghi.
Paola è stata vittima di uno scherzo di cattivo gusto da parte di Kiko Jimenez che le ha buttato della sabbia sul volto durante il sonno e le ha sottratto il materassino. Ed ecco che proprio in quel momento Paola non ce l’ha fatta più ed è scoppiata in lacrime di fronte alle telecamere.

“Contro i clandestini serve un attentato in Italia”, bufera sul tweet di Fabrizio Bracconeri

«Vi sembrerà assurdo e mi piange il cuore dirlo,ma solo un attentato in Italia ci leverà dai co….i del PD E CLANDESTINI…poi la rivolta». Il tweet choc di Fabrizio Bracconeri, l’ex Bruno Sacchi de “I ragazzi della 3a C”, ha scatenato un polverone sui social.

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L’attore, che nel 2014 si era anche candidato alle elezioni europee con Fratelli d’Italia, è già noto ai più per le sue posizioni estreme: ma l’ultimo “cinguettio” ha sollevato più polemiche del solito. In molti gli hanno risposto per le rime, ironizzando sul suo personaggio che, nell’immaginario liceo “Giacomo Leopardi”, prendeva sempre 3. «Quando gli mettevano 3 lo avevano sopravvalutato», scrive Luciano Nobili, mentre qualcun altro dichiara apertamente di pentirsi «di ogni puntata della 3a C che ho visto». «Quando Isis capisce che c’è sta gente e vede come stiamo messi gli prende pietà», cinguetta Gianni Pinoli.

Bufera su “Ultimo tango a Parigi” per la scena dello stupro: “L’attrice non era consenziente”

«Dovrebbe finire in prigione», «gli andrebbero tolti tutti i premi», «il film non andrebbe più fatto vedere». Sono fra le centinaia di reazioni indignate sui social network contro Bernardo Bertolucci, e che hanno visto protagonisti anche star come Chris Evans, Anna Kendrick e Jessica Chastain. A causarle, la pubblicazione due giorni fa sul sito Usa di Elle (ripreso in tutto il web) di una video intervista del 2013 alla trasmissione olandese College Tour, nella quale Bertolucci ammette che l’allora 19enne Maria Schneider non era consenziente nella celebre scena del burro di L’ultimo tango a Parigi.

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Nella sequenza, il personaggio interpretato dall’allora 48enne Marlon Brando, costringe la ragazza cui dà volto la giovane attrice a un violento rapporto anale. La vicenda non è nuova e il film stesso ha una lunga travagliata storia, e una controversia legale, sfociata con la condanna al rogo della pellicola il 29 gennaio 1976, per poi essere riabilitata dalla censura nel 1987. Bertolucci dice di «aver agito in un modo orribile con Maria, perché non le ho spiegato cosa sarebbe successo». Tutto per avere «la sua reazione come ragazza, non come attrice. Volevo si sentisse realmente umiliata». L’autore di L’ultimo imperatore pur ammettendo di sentire dei forti sensi di colpa verso Maria Schneider (morta nel 2011 per un tumore, dopo una vita complicata anche da problemi psicologici e tossicodipendenza), dice di non essersi pentito di aver girato così quella scena, perché «a volte nei film per ottenere una certa reazione bisogna essere liberi».  L’attrice aveva parlato spesso dello shock causato in lei dal film, sottolineando, in particolare, in un’intervista del 2007 con il Daily Mail, che pur non essendoci stato, nella scena in questione, un reale rapporto sessuale si era sentita «realmente umiliata e, per essere onesti, un pò stuprata da Brando e da Bertolucci. Dopo aver girato Brando non mi consolò nè si scusò». L’indignazione globale esplosa sul web (c’è anche chi sta tentando di pubblicare commenti offensivi, che vengono prontamente cancellati, sulle pagine di wikipedia dedicate al regista) è stata alimentata dal titolo dell’articolo iniziale su Elle (« Bertolucci ammette di aver complottato per girare una scena di stupro non consensuale in L’ultimo tango a Parigi»), rilanciato ovunque, che ha portato molti internauti a credere si sia trattato di una vera violenza sessuale.  «Per tutte le persone che amano questo film – ha scritto Jessica Chastain – state guardando una 19enne stuprata da un 48enne. Il regista ha pianificato l’aggressione. Mi fa star male». Mentre Chris Evans commenta: «Wow. Non guarderò più questo film, Bertolucci o Brando nello stesso modo. Questo va oltre il disgustoso. Provo rabbia». Anna Kendrick ricorda che «Miss Schneider aveva dichiarato tutto questo anni fa. Ma ricevevo occhiatacce quando mi trovavo a parlarne con qualcuno (uomini)». Evan Rachel Wood (che ha rivelato recentemente di essere stata vittima in passato di due stupri) definisce ciò che è successo alla Schneider «straziante e oltraggioso. Quei due ( Bertolucci e Brando, ndr) dovevano essere individui molto malati a pensare che andasse bene (agire così)». Mentre la regista di Selma Ava Duvernay, bolla l’accaduto come «ingiustificabile. Come regista posso a malapena immaginare. Come donna sono disgustata, inorridita e piena di rabbia».   Il regista, nel 2011 dopo la morte dell’attrice, aveva dichiarato che avrebbe voluto chiederle scusa. «La sua morte è arrivata troppo presto, prima che io potessi riabbracciarla teneramente, dirle che mi sentivo legato a lei come il primo giorno, e almeno per una volta, chiederle scusa». Bertolucci ricordava: «Il rapporto forte e creativo avuto durante le riprese di Ultimo Tango si era avvelenato col passare del tempo. Maria mi accusava di averle rubato la sua giovinezza e solo oggi mi chiedo se non c’era qualcosa di vero. In realtà era troppo giovane per poter sostenere l’impatto con l’imprevedibile e brutale successo del film». La Schneider ne fu travolta e in un’intervista raccontò che la scena del burro non era in copione ma che fu un’idea di Marlon Brando. Prigioniera della Jeanne di Ultimo tango ce l’aveva con il suo regista e ad ogni intervista ripeteva di essere stata ingannata da Bertolucci. «Quella scena non volevo farla e mi sono sentita quasi violentata. Sì, le mie lacrime erano vere», dichiarò più volte.