La figlia di Michael Jackson choc: “Voglio giustizia, mio padre è stato ucciso”

Paris Jackson, la figlia del re del pop, chiede giustizia e lancia un’accusa choc sulla copertina del magazine “Rolling Stone”: “Mio padre è stato ucciso, ne sono assolutamente convinta”.

paris-jackson-copertina_25121302

La ragazza, che all’epoca della morte di Michael Jackson aveva 11 anni, ora è diventata poco più che maggiorenne e in una lunga intervista parla dell’infanzia difficile e di tutte le volte in cui ha tentato il suicidio per la bassa autostima. “A 15 anni – spiega – ho provato più volte a togliermi la vita, oggi però sono serena”.
“Ho perso l’unica cosa che per me sia mai stata importante. Qualunque brutta cosa possa accadere non potrà mai essere tanto brutta come ciò che è successo”, ha detto Paris che non ha mai avuto la percezione di essere figlia di una star; “Il suo nome era papà, non sapevamo realmente chi fosse, ma era il nostro mondo e noi eravamo il suo”.

Al Bano torna dall’ospedale e trova un airone ucciso dai cacciatori nella sua masseria: “Sporgerò denuncia”

Albano Carrisi ha annunciato di voler sporgere denuncia contro ignoti dopo l’uccisione, forse durante una battuta di caccia, uno dei tanti uccelli acquatici che dimorano nella zona dei laghetti in località “La Mea”, a Cellino San Marco, nel percorso dell’habitat lacustre vicino “La Masseria”, dove lo scorso settembre la figlia Cristel ha festeggiato il suo matrimonio.

albano04_ampliacion

Rientrato a casa dopo l’intervento al cuore, il cantante ha scoperto che un esemplare di airone stellato era stato ucciso raggiunto da una rosa di pallini.
Al Bano ha dichiarato: «Sporgerò denuncia ai carabinieri come atto dovuto per il rispetto totale che ho per la natura. Fino a quando potrò, cercherò di imporlo. La natura è energia e armonia e gli uccelli hanno il diritto di volare e non di essere abbattuti. Tra l’altro questa specie è un indicatore di zone di acqua pulita. Questo episodio mi ricorda quanto fu difficile ritornare in questa terra. Qui negli anni ’70 sembrava di stare in Vietnam, si continuava a sparare ogni giorno, ad ogni ora».