Rigopiano, papà di una vittima multato per aver portato dei fiori: «Non pago, mi mettano in carcere»

stefano feniello_09160652Poco meno di due anni fa la slavina che travolse e distrusse l’Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara) fece 29 morti: il papà di una delle vittime, Stefano Feniello, è stato ora condannato a pagare una multa di 4.550 euro per aver violato i sigilli giudiziari apposti per deliminare l’area. La storia, ai limiti dell’assurdo, è stata raccontata dallo stesso Alessio Feniello in un post su Facebook: l’uomo è stato condannato dal gip del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio.

La sentenza di condanna emessa su richiesta del pm Salvatore Campochiaro, trae origine dal fatto che Feniello si sarebbe introdotto «abusivamente», nonostante «le ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli dalle forze dell’ordine addette alla vigilanza del sito». L’uomo, nel suo post sul suo profilo social, contesta la decisione del tribunale pescarese, affermando di essersi «recato a Rigopiano per portare dei fiori dove hanno ucciso mio figlio».

Una multa non da poco. Oltre 4500 euro, per essere andato a «Rigopiano a portare i fiori, dove hanno ucciso mio figlio Stefano». «Mi sono introdotto, secondo loro, in un’area sottoposta a sequestro», quella dell’hotel, spiega con rabbia, postando le foto della notifica del tribunale di Pescara, a pochi giorni dall’anniversario della tragedia che causò 29 morti tra cui il suo ragazzo. «Io non pago», aggiunge e, se necessario, mi faccio «tre mesi di carcere». «Quelli che non hanno fatto niente per salvare 29 persone a Rigopiano stanno tutti ancora a piede libero io invece devo pagare» accusa, chiedendo di far «arrivare questo messaggio al ministro Salvini» per vedere «cosa ne pensa».

Gaffe in diretta a Pomeriggio 5, Barbara D’Urso imbarazzata dall’incidente. Ironia sui social

Gaffe in diretta a Pomeriggio 5, Barbara D’Urso imbarazzata dall’incidente. Ironia sui social È successo in diretta a Pomeriggio 5, la gaffe che ha coinvolto Barbara D’Urso ha imbarazzato la conduttrice che non sapeva cosa fare. Tanta ironia sul web per l’incidente.
La puntata di Pomeriggio 5 del 25 gennaio scorso non è stata affatto facile per Barbara D’Urso, che ha dovuto fronteggiare diversi episodi critici ed è stata messa a dura prova dagli ospiti con cui era in collegamento e da qualche incidente tecnico sfociato inevitabilmente in una bella gaffe finale.

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La conduttrice, nel corso della puntata, ha ritagliato tanto tempo – e relativi servizi – alla tragedia che ha travolto l’Hotel Rigopiano, di cui era una assidua frequentatrice. Mentre continuano le ricerche dei dispersi e proseguono le indagini per capire a pieno cosa sia successo e di chi – eventualmente – sia la colpa, la lista dei corpi senza vita si allunga e Barbara D’Urso a Pomeriggio 5 ha dato la parola al padre di Stefano, il fidanzato di Francesca Bronzi trovato sotto le macerie dell’albergo abruzzese: è stato proprio l’uomo a riconoscere il corpo di suo figlio senza vita, per questo in trasmissione è apparso sconvolto e agitato.
Sul finire dell’intervista a distanza, Barbara D’Urso ha salutato l’ospite, ma prima di dare appuntamento ad una nuova puntata, è caduta in un profondo imbarazzo quando ha capito di avere problemi al microfono e di aver parlato per 20 secondi senza essere ascoltata a casa.La gaffe della conduttrice a Pomeriggio 5, costretta a mimare coi gesti il suo ormai epico saluto ‘col cuore’, ha suscitato parecchia ironia sui social e qualche spettatore che mal sopporta il programma e la stessa Barbarella, ha colto l’occasione per cinguettare: “Hanno spento il microfono alla d’urso neanche quelli che lavorano lì ce l’hanno fatta più.