Tiziano Ferro da Fazio: “Con la musica ho capito me stesso, questo mestiere mi ha salvato”

«Mi piacerebbe fare il giudice di un talent musicale, ma credo di corrispondere più al target medio di pubblico e sarei troppo poco severo con gli aspiranti musicisti». Tiziano Ferro, ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su RaiUno, non si limita certo a parlare del suo ultimo album, ‘Il mestiere della vita’, che aveva già presentato nella stessa trasmissione l’anno scorso, e nemmeno della nuova versione ‘Urban vs. Acoustic’.

23756173_10155929734404732_847117507_n_19210608Tra le collaborazioni illustri nell’album troviamo Carmen Consoli, One Republic e Levante, ma il cantante pontino racconta anche della propria vita al di là della carriera musicale.
«Quando ho fatto salire Francesco Totti sul palco dello stadio Olimpico durante mio concerto è stato emozionante: lui non voleva salire, ma poi siamo riusciti a convincerlo. Lui è l’esempio della possibilità di arrivare in alto partendo da zero», racconta Tiziano Ferro. Che poi parla di gratitudine verso i fan e verso la vita: «La musica mi ha salvato perché mi ha costretto a guardarmi allo specchio, se non avessi fatto il cantante sarei rimasto chiuso in alcune piccole gabbie personali».

Johnny Depp scherza e allude ad assassinio Trump. ​Casa Bianca: “Parole preoccupanti”. Poi le scuse

L’attore statunitense Johnny Depp scherza con il pubblico del festival musicale di Glastonbury e allude all’assassinio di Donald Trump: giunto all’annuale manifestazione nel sud dell’Inghilterra per presentare il suo film del 2004 The Libertine, Depp ha detto che il presidente americano “ha bisogno di aiuto”, aggiungendo che “ci sono molti luoghi oscuri dove (Trump) potrebbe andare”. E poi: “Non sto insinuando niente. A proposito, questo finirà sulla stampa e sara’ orribile, ma quando e’ stata l’ultima volta che un attore ha assassinato un presidente?”.

41659836Il 54enne protagonista della serie Pirati dei Caraibi ha tenuto a precisare di non essere un attore, ma di mentire per vivere. Ed ha continuato, riferendosi all’uccisione di Abraham Lincoln da parte dell’attore John Wilkes Booth nel 1865: “Ne e’ passato di tempo, forse e’ arrivato il momento”.
Preoccupanti»: così Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca, ha definito i commenti dell’attore statunitense Johnny Depp che, scherzando con il pubblico del festival musicale di Glastonbury, ha evocato l’assassinio di Trump e l’opera teatrale sheakesperiana che in Usa mette in scena l’uccisione di un Giulio Cesare che ricorda il tycoon.
LE SCUSE Johnny Depp ha chiesto scusa al presidente americano Donald Trump, dopo aver fatto un’allusione al suo assassinio. «Era solo una battuta, una battuta sbagliata», ha dichiarato l’attore al magazine People. «Non è riuscita come volevo – ha aggiunto – non voleva esserci alcuna malizia o malafede. Stavo solo cercando di far divertire qualcuno, non di colpire qualcuno»