Mara Venier e le critiche a Domenica in: la conduttrice bersagliata sul web

4102686_8_20181112110608Forse nessuno si aspettava una svolta parzialmente trash di Domenica In da parte di Mara Venier, eppure l’ultima puntata del contenitore di Rai1 è stata fortemente criticata per via dei contenuti presentati e degli argomenti trattati che hanno diviso l’opinione pubblica. Il pubblico non ha affatto apprezzato che la zia Mara abbia affrontato argomenti delicati quali esoterismo, superstizione o della religione legata alla cartomanzia.Sono scaturite accese discussioni tra Otelma e Solange sulla richiesta di denaro da parte di coloro che si rivolgono ai due esperti, tanto che la conduttrice è stata più volte costretta a interrompere il confronto e richiamare i suoi ospiti all’armonia. Selvaggia Lucarelli ha cinguettato: “Mara Venier non deve giocarsi la carta del trash contro la regina del trash.

Morgan e la casa pignorata: “Per mia figlia cifre esorbitanti, massacrato da chi mi ha detto ‘ti amo’”

Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, scrive una lettera aperta dopo il pignoramento della sua casa di Monza seguito ai mancati pagamenti degli alimenti all’ex Asia Argento e alla figlia Anna Lou dal 2011: “Mettiamo subito le cose in chiaro: non sono uno particolarmente legato al denaro (la penso come Silvano Agosti cioè quando si ha un tetto, del cibo e dei vestiti, tutto il denaro in più è una sconfitta) perciò non sono mai stato attento al calcolo e al risparmio”. La lunga e accorata missiva, condivisa con un post su Facebook, racconta tutte le difficoltà che Morgan ha dovuto affrontare nella sua vita.

olycom - asia e morgan - 01-00017672000002 - ASIA ARGENTO E IL NUOVO COMPAGNO MORGAN, LEADER DEL GRUPPO MUSICALE BLUE VERTIGO, AL SECOLO MARCO CASTOLDI, ALLA SFILATA DELLO STILISTA LANCETTI AL "CHIOSTRO DEL BRAMANTE" A ROMA

“Da buon artigiano-medio, una cosa ho fatto, e che ho potuto fare perché lavoro da quando ho sedici anni, da quando mio padre mi ha lasciato – unico figlio maschio – costretto a dover portare a casa soldi per continuare a campare, io, mia madre, mia sorella, e intanto studiare al liceo e al conservatorio, perché non volevo permettere che, sia io che mia sorella, non coltivassimo l’interesse per gli studi, per la musica e per la cultura soltanto perché mio padre aveva fallito nella vita e se l’era data a gambe. Già c’era la sofferenza di un lutto così assurdo, ci mancava pure che tutto ciò ci rovinasse la vita… Ci siamo rimboccati le maniche: mia madre, insegnante elementare in pensione – prosegue Morgan – si è messa improvvisamente a girare da sola in macchina per tutta Italia improvvisandosi rappresentante di vestiti; mia sorella che aveva un anno più di me e che faceva la quinta ginnasio al liceo classico, ha cominciato a fare la cameriera e la commessa; io uscivo a mezzanotte con il motorino e andavo a fare piano bar per le coppiette innamorate nei locali della Brianza, tornavo alle cinque del mattino e alle otto, in bicicletta, con mia sorella sul manubrio, andavo al liceo. Io son stato bocciato mentre lei si è presa due lauree. Abbiamo pagato la casa, mettendo insieme le forze. Abbiamo continuato a studiare musica, lei il violoncello e io il pianoforte”.
“Non mi sono laureato – spiega Morgan – ma ho fatto il professionista musicista, mi conoscete tutti, non sono una persona superficiale, qualche libro l’ho letto, qualche strumento lo suonicchio. Dicevo, non venero il denaro, ma una casa sono riuscito a comprarmela, banalmente, una, l’unica, altro che villa al mare, chalet in montagna, residenza di famiglia in campagna, appartamento in centro…! Ma di cosa stiamo parlando? Una benedetta prima casa, l’unica, per metterci dentro una famiglia, dei figli, un televisore, un pianoforte, e il minimo per una vita tranquilla e dignitosa. Altro che rockstar, altro che figli d’arte: sono una persona comune, per bene. Ma artista. Mi son fatto da solo”.
“A diciassette anni ho firmato per una major – la Polygram, e ho inciso il mio primo album – Non c’erano mica i talent show – sottolinea il cantante – nemmeno l’ombra. C’erano lo scantinato della casa e un registratore quattro piste a cassette, e mentre i miei coetanei andavano ‘in compagnia’, io stavo a scrivere le canzoni, e a cercare di realizzare dei demo autoprodotti. Facevamo un centinaio di musicassette con la copertina fabbricata nella tipografia del paese, e al sabato pomeriggio andavamo a Milano in Piazza Duomo per cercare di venderle ai passanti. Non avrei potuto fare altro, era tanto forte il trasporto, la voglia, la determinazione. Così ho trascorso la mia adolescenza: studiando, lavorando, coltivando la passione. Elaborando il lutto”.
Morgan parla, poi, della sua esperienza di padre e degli alimenti. “Io ho due figlie, l’averle messe al mondo è stata una scelta, non un incidente – precisa con orgoglio -, perciò è logico che non mi sottragga al fatto di mantenerle al massimo delle mie possibilità, e non ho mai battuto ciglio quando i tribunali hanno stabilito gli assegni, nello stupore dei miei avvocati che tentavano di farmi ridimensionare le somme, ai quali rispondevo: no, è giusto, voglio che sia così, che i miei figli possano avere tutto, tutto quello che non ho avuto io’. Mi rispondevano: ma guarda che tremila euro sono troppi, un bambino non ha quelle spese. E io replicavo: vabbè, non importa, vorrà dire che li metteranno via e glieli daranno poi quando sarà grande. Intanto io, che tra l’altro non ero quello che aveva voluto la separazione, continuavo a lavorare come sempre, e i soldi li facevo gestire di volta in volta a professionisti, i cosiddetti commercialisti, cosa che fanno tutti, non solo chi al denaro non è particolarmente attento”.
A determinare il mancato versamento degli alimenti ci sarebbero difficoltà economiche. Per farla breve, continua Morgan, “un giorno sono caduto dal pero, ed è stato non molto tempo fa, quando, dopo un’intera stagione di lavoro televisivo, una stagione campionessa di incassi, con ascolti record, mi trovo senza compenso. Perché? Innanzi tutto perché metà se li è presi Equitalia. E l’altra metà, non mi viene corrisposta semplicemente facendo appello alla mia ‘indisciplina’. Così, da un giorno all’altro io vengo a sapere che ho un gigantesco debito con l’Agenzia delle Entrate, accumulatosi in dieci anni di tasse mai pagate. Cosa???? Non sapevo nulla perché nessuno me l’aveva detto. Semplice: non te lo puoi inventare, se non te lo dicono. Nessuno nemmeno mi aveva chiesto un parere. Io di certo non ho mai detto a chi gestiva il denaro di non pagare le tasse, anzi, quando chiedevo notizie sul denaro – che mi sembrava sempre un po’ meno di quello che mi pareva dovesse essere la quantità – mi veniva detto: ‘eh, si è vero, ma le tasse sono altè”. E invece non venivano pagate. Quindi dove sta il denaro? Boh. Io mi sono soltanto affidato a dei professionisti. Non voglio entrare in questo argomento ora, ma era solo per dire che se i soldi se li prende tutti completamente lo Stato (perché ho un debito), come faccio a vivere per saldarlo? Come mangio? Con che energia lavoro? Con che entusiasmo faccio gli spettacoli? Con che creatività scrivo? A qualcuno interessa?”, si chiede nella lunghissima lettera.
“Per anni ho pagato somme esorbitanti, intere rette annuali per scuole private di lusso, che costano più della Bocconi, ma non c’è problema – continua Morgan- per la bambina questo e altro, figuriamoci. Per una bambina fantastica, che non ha colpa, semmai la fortuna di essere figlia di un musicista realizzato e di un’attrice con un albero genealogico talmente grande che non ci sta neanche nei parchi delle sue ville in Toscana o nei giardini pensili delle sue terrazze romane. Ma il problema non è mica Asia. Sono certo che lei non c’entra nulla con questa faccenda, figuriamoci! Ma secondo voi, che interesse avrebbe nei confronti della mia umile dimora monzese, lei che vive tra Parigi e Los Angeles in case meravigliose, e che lavora con i più grandi registi del mondo? Mica ha bisogno di me per farsi mantenere!”.
“Quei tremila euro con cui certe famiglie avrebbero tirato su dodici figli, per lei sono una bazzecola, ci paghi giusto un giorno d’albergo a New York, viaggio escluso. Ma scherziamo? No?! Però appena ho sgarrato una mezza volta, e non per mia volontà, come ho spiegato ampiamente prima, allora ecco che subito arriva la notifica, il pignoramento, la chiamata a rispondere della condotta deplorevole, e per non parlare delle diffamazioni, le sputtanate a mezzo stampa. Ma sì, distruggiamolo quello stronzo, togliamogli tutto, figli, casa, dignità civile, che ci frega, anzi mi diverto – conclude Morgan con amarezza – Dai massacriamolo, senza pietà, senza un minimo di rispetto! E non parlo del ricordarsi di aver detto ‘ti amo’, ma del minimo rispetto di un essere umano”.

“Mi hai fatto finire in un mondo di droga e abusi”, le ultime parole choc della fidanzata di Jim Carrey

«Mi hai fatto finire in un mondo di cocaina, prostituzione, malessere, abusi hai fatto anche tante cose belle per me, e di quelle te ne sono grata. Ma da quando sono con te ho smesso di essere la persona che ero, Jim». Sono queste le parole choc scritte da Cathriona White, fidanzata di Jim Carrey, due anni prima della sua morte.

jim_carrey_and_cathriona_white-e1443559883554Sono parole dure, riportate dal giornale Daily Mail, che sembrano puntare nuovamente i riflettori sul giallo sella scomparsa della giovane donna. Cathriona fu considerata suicida, uccisa da un’overdose di farmaci, ma nel corso dei mesi successivi sono venute fuori diverse ipotesi che vedevano il noto attore coinvolto in quello che ha preso ormai le tinte di un giallo.
Carrey ha sempre negato ogni colpa, dicendo che probabilmente la sua donna si era uccisa per il senso di colpa, dopo che due anni prima li aveva estorta del denaro e perché era sconvolta da un messaggio che la madre le aveva mandato prima di morire. Nella lettera però ci sono parole molto forti che fanno pensare che le cose tra loro fossero molto peggio di come raccontato: «Mi hai buttato via dopo aver preso quello che ti serviva. Non hai pensato allo stigma in cui devo vivere per il resto della mia vita, non ti sei scusato né hai chiesto che cosa potessi fare. Mi hai attaccato il tuo HSV e HPV, ora voglio le tue scusa. Voglio che tu capisca che per quanto ti sembri una piccola cosa, rovina la vita di una ragazza».

Brad Pitt condannato a pagare 565 mila euro a unʼartista francese

Smentite le voci che si rincorrono da tempo di una possibile riconciliazione tra Brad Pitt e Angelina Jolie, per il divo ci sono altri grattacapi da risolvere. L’attore è stato condannato a pagare 565 mila euro all’artista visiva Odile Soudant che era stata incaricata di illuminare la tenuta di Chateau Mirava, acquistata da una società riconducibile ai “Brangelina”. Dopo due anni di lavori la società di Pitt ha fermato tutto, fatture comprese….

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La decisione della corte d’appello di Parigi risale all’aprile scorso, racconta il quotidiano francese Liberation. Brad Pitt sarà costretto a sborsare un bel po’ di denaro all’artista francese Odile Soudant. Di quei 565 mila euro 60 mila solo per danno di immagine e reputazione.
L’artista visiva specializzata in installazioni luminose che dirige la sezione luci del prestigioso studio di Jean Nouvel (architetto che Brad ammira a tal punto da aver chiamato Shiloh Nouvel una delle sue figlie) era stata incaricata di illuminare la tenuta di Chateau Miraval, nell’Alto Var. Magione che una società riconducibile a Brad Pitt e Angelina Jolie acquistò nel 2008 per 45 milioni, dopo che per due anni la coppia aveva vissuto lì in affitto. Ma poi nel 2014, dopo oltre due anni di lavori regolarmente retribuiti, la società del divo decide di fermare tutto e di conseguenza anche i pagamenti. Motivo che ha spinto la Soudant a fare causa a Brad portando a casa la sua vittoria… e un bel po’ di soldi.